domenica 1 aprile 2012

Dischi: CINETECA MECCANICA – Deviazioni

Il ritorno del punk elettronico.

Il termine “punk elettronico” è stato coniato in Gran Bretagna nel lontano 1977 dalla celebre rivista New Musical Express per catalogare un gruppo che, per l’epoca, era all’avanguardia nei suoni e nello stile. Con il punk una nuova stagione era nata, ma le cose cambiavano in fretta in quegli anni: uno strumento basilare per il rock come la chitarra elettrica stava per essere sostituito dal più tecnologico sintetizzatore, il punk sarebbe tramontato di lì a poco per cedere il passo alla new wave. Quel gruppo così avanti per il suo tempo, non ci crederete, era italiano e si chiamava Krisma. Maurizio Arcieri e Christina Moser facevano nel 1977 quello che avrebbero fatto negli anni successivi Ultravox, The Human League e Gary Numan.

Non è un caso che i Cineteca Meccanica, italiani anch'essi, abbiano rispolverato quella tradizione e quel sound per il loro esordio discografico dal titolo “Deviazioni”, debitore sia dell’elettronica ancestrale dei Krisma che di certi esponenti storici della prima new wave elettronica internazionale come John Foxx e i The Human League di “Reproduction”. Il progetto Cineteca Meccanica nasce a Milano nel 2009, ma i suoi due componenti vantano una lunga carriera underground che affonda le radici negli anni ’80 e ’90: Davide De Santis ha militato nei Maschere, nei Der Blaue Reiter, negli U-bahn Enfants e nei 2+2=5, mentre Alessandro Ruberto ha avuto numerose esperienze, che vanno dagli Scunt ai Valis. “Deviazioni” si compone di 14 brani impetuosi di ruvida elettronica retrò: tra i tappeti sintetici e le ritmiche serrate, scaturiti dalle macchine di Alessandro Ruberto, si innestano i testi di Davide De Santis, graffianti, suggestivi, mai banali, che sbocciano da esperienze interiori ma con uno sguardo alla società circostante. La Milano uggiosa e frenetica permea le parole, come già è successo in “Soviet della moda” degli Stardom: “Come è strano vedere Milano dall’alto delle guglie, non si vede la nebbia, non c’è più la nebbia, ci vorrebbe più nebbia” recita il brano “Continuo ad urlare”, mentre le influenze mitteleuropee trasudano da ogni poro di questo disco “Mi sono perso a Stoccolma tra i mercatini di Natale, ti ho visto girare l’angolo dietro Nollendorf Platz, a Berlino fa freddo, fa freddo al cuore, a Berlino si gela, Alexander Platz”. Eccellente disco questo “Deviazioni”, una elettrowave ben fatta e ottimamente arrangiata, un genere che però a noi piace chiamare punk elettronico, volutamente e sfacciatamente derivativo, la cui energia sprigionata sa andare oltre ogni catalogazione e rende inalterato il suo fascino oggi come ieri.


Artista: Cineteca Meccanica
Titolo: Deviazioni
Formato: cd album
Anno: 2011
Etichetta: Danze Moderne
Stile: new wave, elettronica

Tracklist:
1- Deviazioni
2- I tuoi pensieri
3- Manifesto
4- Gatto nero gatto bianco
5- Il mio cuore sanguina
6- Anime morte
7- New York
8- Junkie love
9- Continuo ad urlare
10- A sangue freddo
11- Paris
12- 16 gennaio
13- Campo di battaglia
14- Milano dorme…

Formazione:
Davide De Santis: voce
Alessandro Ruberto: tastiere, programmazione elettronica